lunedì 15 novembre 2021

I veri paradisi sono i paradisi che abbiamo perduti? Ricordando Marcel Proust & Edgar Allan Poe

 

Ricordando Proust & Poe, di Daniela Ripetti



Il tempo ritrovato di Marcel Proust


“… Se il ricordo, grazie all'oblio, non ha potuto contrarre nessun legame, gettare nessun ponte tra sé e il momento presente: se è rimasto nel suo proprio luogo, alla sua propria data, se ha conservato le distanze, il suo isolamento nella profondità d'una valle o sulla vetta d'una montagna, esso ci fa di colpo respirare un'aria nuova, - nuova proprio perché è un'aria che s'è già respirata in passato, - quell'aria più pura che invano i poeti hanno tentato di far regnare in Paradiso, e che non potrebbe darci questa sensazione profonda di rinnovellamento se non fosse già stata respirata, perché i veri paradisi sono i paradisi che abbiamo perduti.” Da Il tempo ritrovato di Marcel Proust nella traduzione di Giorgio Caproni (volume settimo di Alla ricerca del tempo perduto, Einaudi Ed. 1973, p. 206).


Yer Blues (Rapsodia 1974) di Daniela Ripetti

                                          

Poi le luci tranquille

riposano come per finta

cosicché noi non riposiamo

stranieri nel ricordo

altri tempi ritrovano tra eucalipti e magnolie

muse sconosciute erano fiori che morivano

appena nati – i ricordi

    non sono sempre veri, ma più belli di se stessi

carezzano i vasti deserti tra pensiero e pensiero

… i nostri temperamenti coglievano un vago senso di

albe e che altro?

Tutto il tempo ci sfuggiva costantemente

C’è una parvenza di lutto

      leggevamo...

 

Da Dei trapassati intendimenti e da La Poesia e il suo Doppio:

 

                  

 

https://www.youtube.com/watch?v=skMOfgcrjKQ  (Rhapsody about Time & Memory)

 

https://www.youtube.com/watch?v=pfmXHd10v64  Proust le temps retrouvé di Raoul Ruiz- Il concerto di Vinteul

https://www.youtube.com/watch?v=PAo8B2WQ3q8   Le temps retrouvé di Raoul Ruiz

https://www.youtube.com/watch?v=ttgv7VjBs2I  Marcel Proust rare footage, 1904

Marcel Proust nella sua opera fu profondamente influenzato dalla letteratura inglese e americana e da scrittori come Edgar Allan Poe. L’influenza di Poe la troviamo in particolare nel modo in cui nella sua Recherche Proust osserva lo sfaccettato mondo umano e, come un investigatore e un voyeur, indaga e ricerca i segni emessi dalla materia osservata per decifrarla, interpretarla, coglierne la verità, trovare il senso del segno. In tal modo la durezza della materia sfuggente si fa più trattabile ed invece di finire nel nulla, alla fine dell’itinerario e dell' apprendistato di scrittore, può trasformarsi in opera d’arte. Ed è nell’opera d’arte che, secondo lo scrittore francese, viene ritrovato il tempo perduto e scoperta ‘la vera vita’ godendo dell'essenza extratemporale delle cose (si veda p.207 del volume settimo, op. cit.).

Un esempio dell’influenza di Poe su Proust la troviamo nel volume quarto della Recherche intitolato Sodoma e Gomorra dove vi è un esplicito riferimento a La lettera rubata, il racconto di Poe avente come protagonista il perspicace e improvvisato investigatore Augusto Dupin.

Dupin riesce a trovare una compromettente lettera rubata laddove la polizia, nelle sue minuziose indagini, non l’aveva cercata e cioè, messa bene in evidenza al centro del caminetto della casa.


Alla fine i miei occhi, facendo il giro della stanza, si posarono su un insignificante portadocumenti di cartone filigranato, che era appeso con un sudicio nastro blu a un chiodo di ottone, proprio al centro del caminetto. Nel portacarte, diviso in tre o quattro scomparti, c’erano cinque o sei biglietti da visita, e un’unica lettera, molto sporca e spiegazzata.

E in Sodoma e Gomorra (pp.418-419, Einaudi Ed. 1974) troviamo scritto:

(…) quegli oggetti che sfuggono alle perquisizioni più minuziose, e che semplicemente sono esposti agli occhi di tutti, passando inosservati, su un caminetto.

 Ma dal momento che il post parla di Paradisi e che secondo la poetica di E. A. Poe (e dopo di lui di Baudelaire, Mallarmé, Valery) il senso deve sempre far ritorno al suono (From Poe to Valery, T.S. Eliot 1949), non posso non ricordare qui il fascinoso e tremendo Eden cantato da Poe nella sua poesia The lake (Il lago).

Ecco la versione italiana della poesia nella traduzione che ne feci anni fa cercando di rirenderne il suono.

Consiglio inoltre di ascoltare a questo link la personale versione inglese e la meravigliosa canto-lettura di The lake da parte di Antony & the Johnsons:

https://www.youtube.com/watch?v=1j6fpTyw48E

 

IL LAGO (dedicato a…)

Traduzione di Daniela Ripetti

 

Al fiorire della giovinezza ebbi per sorte
di visitare nel vasto mondo un luogo
che amar di meno non avrei potuto.
Così amabile mi fu la solitudine d'un lago
selvaggio, da nera roccia cinto
e alti pini torreggianti intorno.

Ma quando su quel luogo come ovunque,
la Notte distendeva il buio manto
e il mistico vento trascorreva
mormorando la melodia di un canto

allora, oh, allora io mi destavo
al terrore di quel lago solitario.

Quel  terrore però non era orrore
ma un fremito ignoto di piacere,
un sentire che insegnarmi o indurmi a definire
non saprebbero miniere di gioielli
neppur l’Amore, benché tuo fosse l’Amore.

Morte era in quell' onda avvelenata
e nel suo abisso una tomba preparata
per chi da là trarre conforto poteva
al suo malinconico immaginare
e la cui anima solitaria  sapeva
in Eden quel lago oscuro trasformare.


Per quanto riguarda la figura di Edgar Allan Poe e la sua enigmatica morte è uscito recentemente “Edgar Allan Poe – Il mistero della morte” (Catartica Edizioni 2021) dello scrittore e poeta Fabrizio Raccis che sto leggendo in questi giorni con interesse.

Fabrizio Raccis, appassionato estimatore del grande scrittore americano, si inoltra in una nuova indagine sulla sua precoce e tragica fine analizzando gli ultimi istanti della sua vita, i suoi affetti, l’ambiente letterario di allora dove vi furono tentativi per diffamarlo e marginalizzarlo e, dopo aver esaminato tutte le ipotesi formulate nel corso degli anni, propone una personale visione di quell’enigma. Il testo comprende inoltre alcune traduzioni degli ultimi racconti incompiuti e di alcune poesie di Poe.


CONTINUA...