domenica 12 luglio 2020

Secondo FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI POETI - PIAZZA DI SIENA 1980 (40 anni dopo) di Daniela Ripetti


SECOND INTERNATIONAL FESTIVAL OF THE POETS 1980

 


ANTOLOGIA con le poesie dei poeti italiani del Festival







T.SHIRT con tutti i nomi dei partecipanti al Festival








 

 

Alcune mie poesie dette a Piazza di Siena

 
      DEI TRAPASSATI INCANTAMENTI

Non c’è qui

in nessun posto

un posto,

dove le nostre contese

dove il falso e il vero

i nostri Dei

cessino, con la morte

e tutto torni

a nuove nozze e a ritroso

a sposarci all’aurora…



Ché così fummo andati

già prima di dire sì

ininterrotti…

Rasoterra è il nostro cielo

più alto e all’idea di

guardarlo... all’idea di toccarlo

già si persero…


 
                                 VIA DEI VOLSCI

      (a tarda sera).



Strada nera

strada di non rose

strada di grida di rabbia intese

tra campane

nella tua proibita bellezza

ondeggia la tromba di Garibaldi*

come flauti i fiori spruzzati

da pioggia di cenere

tra occhi corrucciati &

scintillanti-vertiginose-scritte-scarlatte

drappeggiano muri e volti di satrapi-

quasi bambini

quattro, come adulti fanciulli

danzano al biliardino.  Due

                                    mani

                                 stendono

                                sopra una stecca

il colpo fatale della non resa

un capannello compatto già si tende

          come un arco infuocato

          al suono d’una sirena

               – è tarda sera –

           sul marciapiede sudato

                passa e ripassa

             una ronda allegra…
         



*‘Garibaldi’ era il soprannome di un simpatico vecchietto che allora si aggirava nel quartiere di S. Lorenzo suonando la tromba. La poesia è dell’Estate 1979.





 

    VISIONE DI GIORGIANA (Masi)

e ANNA (Eugenio)

12 maggio 1980  



Io e te,

bimbetta, sul Ponte Garibaldi

al comizio ‘in morte di…’

nella tua tasca trucioli e

coltelli   nella tua tasca

come fiorellini azzurri …

e tu bimbetta, m’illumini d’incanti

con quei giochetti seri com’io

fossi già, tra i tuoi

affanni …

E te vorrei,

come toccando aria

come toccando terra

vorrei

un arcangelo…

Oh! bimbetta

farmi  farti

un giro di valzer …

un giro di morte dimmi:

vorresti?



Io dormo e miro

e tramo ogni giorno

come capovolgere tutta

la situazione

si sente già lo scricchiolio di porte

in questa stanza di dinastie di morti.



E te forse, Giorgiana

o te bimbetta bella

in un miracolo di primavera io

ho coinvolto

con queste rime a un sogno... 


Questa poesia sulla 'tortura pulita' è stata pubblicata recentemente anche nel mio ultimo libro Una giovinezza rubata- Memorie di Guerra Fredda


The Poets' Waltz - Piazza di Siena 1980: