sabato 3 giugno 2017

FAKE NEWS, POST-REALTA', MERCATO E DIRITTI NELL' ERA VIRTUALE di Daniela Ripetti-Pacchini



FRAMMENTI DA MIEI VARI SCRITTI



“..La vita può essere un orrore di connessioni virtuali...” (Manifesto D.R.P. 1969, “Nuovi Argomenti” 47-48, 1975, di D. Ripetti-Pacchini) 

Prima di cambiare parere Mc Luhan “aveva passato decenni a meravigliarsi delle molteplici libertà procurate dal ‘villaggio planetario’ istantaneamente accessibile a tutti senza fatica. I villaggi, contrariamente alle città, sono dominati dal conformismo, dall’isolamento, dalla
sorveglianza meschina, dalla noia, dalle chiacchiere ripetute all’infinito...” (Guy Debord, La società dello spettacolo, 1967)

“E’ difficile individuare la fonte di una voce falsa. Ecco alcuni suggerimenti che possono essere d’aiuto: chi è il beneficiario di una determinata voce?” (Da il Manuale d’ intelligence per la propaganda occulta, Ufficio del SI, Dipartimento della Guerra, Washington, Maggio 1946)


[....] Per quanto riguarda la misinformazione e la disinformazione con gli strumenti telematici attuali, la situazione è ancora più insidiosa rispetto al passato, perché la scomparsa del reale può essere più mortale, più definitiva, ridefinita (reframed) nell’alta definizione della sua virtuale simulazione.

In un totale pragmatico nichilismo il delitto perfetto della realtà e dell’alterità è compiuto con una fiction in realtà aumentata di cui è sempre più difficile attraversare lo specchio.

Se lo spettacolo con le sue finzioni  e manipolazioni “lasciava ancora spazio a una coscienza critica e a una demistificazione”(Baudrillard, 1995), il labirinto di specchi della post-realtà virtuale, lascia indifesi, irretiti, magnetizzati, mentre il pensiero si fa sempre più raro.

Spettacolo e post-realtà si interfacciano in una miscela potenzialmente micidiale.

Centinaia di commenti e post facebook, twitter, google plus, youtube, video, blog, ecc. possono essere mossi direttamente o indirettamente per lanciare un personaggio e un evento, dargli autorevolezza o denigrarlo. Chi ha più potere di marketing, chi ha più denaro, domina di fatto la scena virtuale, restituendo la realtà in un ‘ready made’ funzionale alle sue necessità mercantili o politico-strategiche. Perché chi ha più potere economico e mediatico ha più potere di ridefinizione, più potere di costruireil prestigio, la verità, la bontà e la beltà’ dei fatti, più potere di mutare il significato di una situazione e di determinarne la permanenza o la sparizione.
Scriveva Karl Marx nei Manoscritti economico-filosofici del 1844: “Il denaro, possedendo la caratteristica di comprar tutto, di appropriarsi di tutti gli oggetti, è dunque l’oggetto in senso eminente. L’universalità di questa sua caratteristica costituisce l’onnipotenza del suo essere [...]”
E Shakespeare nel Timone d’Atene, in un incisivo brano citato da Marx nel suo capitolo sul denaro così si esprime: “Oro? Oro giallo, fiammeggiante, prezioso?...  Esso  fa nero il bianco, brutto il bello, ingiusto il giusto, volgare il nobile, vecchio il giovane, codardo il coraggioso[...] benedice i maledetti, onora i ladri e dà loro titoli [...]”.
Quel “dannato metallo”, chiamato da il bardo di Avon  prostituta comune dell’ umanità", confonde e inverte ogni cosa, è l’universale  confusione e inversione  di tutte le cose, e quindi il mondo rovesciato, la confusione e l’inversione di tutte le qualità naturali ed umane”(K. Marx).

D-M-D2, 3, 4, magnetizzazioni, smagnetizzazioni e post-realtà

L’aura che soffonde i residui di mondo reale e l’iperrealtà virtuale è quella della merce totale, ab-soluta, sciolta da ogni legge e preoccupazione deontologica o veritativa. Il marketing, la pubblicità sono la sua ‘quiddità’.
La merce è il punto centrale da cui fluisce quel gioco di specchi, di fluttuanti sembianze dove  il consumatore (merce tra le merci) è un “cittadino incerto precario, ma con una ideologia compensatoria subito fruibile: quella della massima libertà-disponibilità-fluidità, davanti alla ricchezza-infinita consumabilità-libertà del mercato...” (D.Ripetti- Pacchini, 1969-1989).

È il 'neofeticismo’ (narrato nella mia distopia “Virus o il Furto di Atlantis”del 1969- '71) a cui corrisponde “una forma di controllo sempre più mercuriale, liquefacente, intrusivo...” (D.R.P. 1969-‘89) mentre l’incanto del denaro cresce in modo esponenziale, ma non per i più, languenti nel disincanto.
La magnetizzazione e smagnetizzazione delle merci, incluse quelle  informative e ideogiche, sono un fattore prioritario per il mantenimento della totalità capitalistica nelle forma più adeguata ai gruppi di potere dominante, forma che può fluttuare e trasmutare in momenti critici per ristrutturarsi e garantire così la sua permanenza.  
Non a caso l’importanza data al marketing, nella guerra psicologica, ortodossa e  non ortodossa in corso in modo alterno dalla fine della seconda guerra mondiale in vari punti strategici del pianeta. Non a caso C.D. Jackson, esperto di pubblicità e uno dei più prestigiosi  strateghi di operazioni ‘coperte’ fu il consigliere speciale di Eisenhower per la guerra psicologica (Psywar) e il più influente consulente del  ristretto gruppo di potere conosciuto come “governo invisibile”.  Ed Internet è stato ed è un potentissimo strumento per ogni tipo guerra ortodossa e non ortodossa (commerciale, politica, informativa, psicologica, culturale, simbolica). Ma laddove è guerra, la verità – come afferma il generale Fabio Mini – è la sua  prima vittima. 
 C’è da meravigliarsi del falso e del suo utilizzo in Internet?

Non sono innocenti l’elusione o l'enfatizzazione-permanenza selettiva delle informazioni e disinformazioni... L’attività di marketing incide sul PageRank e il posizionamento delle informazioni è fondamentale.

La manipolazione dell’informazione attraverso internet moltiplica quella presente negli altri media.

 Un tempo un libro rimaneva nella cerchia degli amanti del genere e vecchi giornali o riviste finivano facilmente nel cestino o in un mercatino della città non avendo una diffusione pervasiva e, quando serve, immortale come adesso. Così le fake news, eventualmente contenute, avevano minore effetto disinformativo con il passare del tempo e l’emergere di altre concrete realtà.

Ma in rete spesso il tempo è cancellato se non esiste un serio inquadramento storico degli eventi, il loro evolversi successivo. Tutto sembra divenire presente, attuale, vero a seconda di come è presentato, associato, e dell’effetto più o meno suggestivo implicito in una certa  notizia e/o immagine.  

Perciò la diffusione di informazione scorretta e calunniosa, soprattutto se sparata con gran sfoggio pubblicitario sul profilo di un malcapitato, è un delitto di estrema gravità trattandosi di un crimine perenne, persistente, ogni giorno reiterato come uno sparo a morte nel villaggio planetario della virtualità.

Spesso la disinformazione si presenta in forma di fatui e perfidi gossip propalati appositamente come al tempo del SIFAR  per poi essere raccolti e diffusi viralmente metamorfosando in apparente realtà.    

Carl Bernstein chiama “Cultura idiota” la cultura che si è andata sempre più affermando, una cultura dove la cronaca è ridotta alle artefatte vicende del “culto della celebrità”, a sensazionalismo, a basso pettegolezzo che distrae continuamente dalla vita reale e dai suoi problemi  e che tutto “riduce a fogna” (Carl Bernstein, The New Republic, June 8, 1992). Tuttavia troppo spesso al basso pettegolezzo e al falso sono stati affidati i ‘detour’  della storia.

E Guy Debord a proposito della disinformazione precisa  Contrariamente alla pura e semplice menzogna la disinformazione [...] deve fatalmente contenere una certa parte di verità, ma deliberatamente manipolata da un abile nemico [...] Chi la diffonde è colpevole, e chi la crede, un imbecille”. A parte la gran presenza della stupidità nel mondo (come ricorda Einstein “due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana”) il  fatto è che, a causa della suggestione da maggioranza, spesso e volentieri anche la mente apparentemente brillante,  si oscura.  Soprattutto se la falsa notizia ha in sé elementi sensazionali e parte da una fonte pubblicizzata e famosa, la suggestione dell’apparente verità risulta ancora più coercitiva. Coercizione tanto più stringente, quanto più il falso è copiato e ripreso da altri.   

La ripetizione, che Napoleone diceva essere la sola figura retorica seria, rende infatti anche la più illusoria idea suggerita, circonfusa dall’aura della verità e realtà. Anzi, come scrive Gustave Le Bon (nella Psicologia delle folle): “Quanto più l’affermazione è concisa, sprovvista di prove, tanto maggiore è la sua autorità” e genera nella massa ciò che è chiamato ‘opinione’, sviluppando “un potere contagioso intenso come quello dei microbi”, diviene virale.


Inoltre se esiste formalmente il diritto di protesta e querela nei confronti dell’autore della disinformazione, nel caso la disinformazione sia diffamante, nei fatti esercitare tale diritto (per chi se lo può economicamente permettere) non di rado ha come effetto-feedback un aumento reattivo di disinformazione in rapporto alla disparità di potere tra querelante e querelato e all’interesse di chi ha diffuso le false notizie nella circolazione del falso. “In caso di smentita poi – come ebbe a dire un giornalista mendace senza peli sulla lingua - a noi va sempre bene, perché smentendo aumenta la pubblicità, la chiacchiera e la sua  diffusione”. E ciò è soprattutto valido nella  bolgia della rete.


Parlare dell’esistenza di effettivi diritti sociali e di giustizia per tutti, in un sistema socio-economico dove permane ed anzi aumenta a dismisura la diseguaglianza e vale troppo spesso l’ iniqua prassi  di ‘due pesi e due misure’, implica una certa dose di ipocrisia. Perciò è bene tenere presente anche questo quando si parla di “diritti in Internet”.  Diritti effettivi o semplicemente formali e alla fin fine solo ‘flatus vocis’ come per ora è troppo spesso accaduto sia in rete che nel mondo cosiddetto ‘reale’... Continua...

                                     DANIELA RIPETTI-PACCHINI

*  L'immagine è da Wikipedia (autore Srijankedia) licenza: 
Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International 


Si veda il mio nuovo libro Una giovinezza rubata-Memorie di Guerra Fredda, Books & Company Editore, Sett.2019

Per chi utilizza solo librerie non virtuali è possibile trovarlo o ordinarlo anche nelle librerie Feltrinelli, essendo nel loro catalogo.

 

Daniela Ripetti Pacchini: Biography and Publications
Daniela Ripetti Pacchini is an Italian writer, psychologist and psychotherapist.
She was born in Pisa, but during her university studies she lived mainly in Rome where she earned a doctorate in Psychology. 
Her dissertation supervisor was Professor Giovanni Jervis.
As a psychologist and psychotherapist her interest has centred on the phenomenology of consciousness in its many transformations (altered and/or alternative states of consciousness, peak experiences, hypnosis, etc.), mass psychology and the various self-regulation strategies to access, facilitate and regulate psychobiological processes and transitions.
She has worked as a psychotherapist using Ericksonian and systemic approaches and as a consultant psychologist and Mental Coach (Mental Trainer) for the Italian National Olympic Committee (Coni), the Italian Athletics Federation (Fidal) and the Italian Archery Federation (Fitarco).
She has given lectures, seminars and workshops on Sports Psychology and on advanced self-regulation and hypnotic strategies. 
 See Publications: Psychology-Psychotherapy *
As a poet her poems have appeared in literary reviews, journals, anthologies and books such as Nuovi Argomenti, Guida Poetica Italiana, Poeti Italiani al 2° Festival Internazionale dei Poeti, Letteratura degli Anni Ottanta. Scrittori nelle Scuole, La poesia nel Lazio, Il Romanzo di Castelporziano”, etc.
In 1977, she won the ‘Indizi’ literary prize for Rebis, a collection of her unpublished poems (while Amelia Rosselli won the same prize for her published work Documento ’66-’73).
In 1983, Vallerini Editore published a miscellany of her verses entitled Dei Trapassati Intendimenti, with a preface by Alberto Moravia. The book includes poems read and performed by Daniela Ripetti at three International Poetry Festivals and three Poetry Concerts during the 1970s and in 1981.
In 1985, the American journal The Literary Review and the Mexican cultural review Altiplano translated and published some of her writings.
 In 1992, Quinta Generazione (Forum Ed.) published a new miscellany of her poems entitled Marcia della Prudenza 1981, which included poems from the collections Apache Tear (Wanderings) and Desert Roses.
A freelance journalist, Daniela Ripetti has written for various Italian newspapers and magazines such as “La Repubblica”, il “Guerin Sportivo”, “Il Manifesto”,“Il Messaggero”, etc.
 In the past she appeared as an actress in Carmelo Bene's Romeo & Juliet and as an author, actress and director in several theatre events. (Beat 72, Tenda-poesia, Teatro San Ferdinando, Naples, etc.). Members of the Living Theatre often took part in the performances staged by her 'Theatre of the Impossible'.   
See Publications: Poetry and other literary writings **
For many years Daniela Ripetti has lived in Pisa because of some serious health problems, which have increasingly prevented her from working. 

PUBLICATIONS (PUBBLICAZIONI) 

* Psychology-Psychotherapy (Psicologia-Psicoterapia)                        


Attività motoria, rilassamento e sviluppo, C.O.N.I. Ed., Pisa 1985. Link:


"Milton H. Erickson e Wilhelm Reich: affinità e differenze", in Atti del Congresso Internazionale di Ipnosi e Terapia della Famiglia (Roma 1985), Ed. L’Antologia, Napoli 1987. ISBN 8885855032. BN 90-604.  

Link:


Milton H.Erickson & Wilhelm Reich. The Art of Psychotherapy (in English).Trascrizione completa in inglese tratta dalla registrazione ufficiale della relazione presentata al Congresso Internazionale di Ipnosi e Terapia della Famiglia (Il modello terapeutico di Milton H. Erickson) del 1985. Link:

Evoluzione del setting terapeutico e dalla teoria della terapia attraverso l’analisi caratteriale reichiana” Giornale Storico di Psicologia Dinamica,  n.19, gennaio 1986, ISBN 9788820715199.  Estratto dalla Tesi di Laurea Attualità, prefigurazioni e limiti del primo Wilhelm Reich (Periodo Freudo-Marxista 1920-1936). Link:

“Materialismo dialettico e Psicoanalisi”, estratto dal IV capitolo della Tesi di Laurea
Attualità, prefigurazioni e limiti del primo Wilhelm Reich (Periodo Freudo-Marxista 1920-1936). Si trova al seguente Link:

 L’uso di strategie ipnotiche ed autoregolative nell’emofilia” ed altri interventi in

Atti del Seminario: L’attività Sportiva degli Emofilici (1987), Centro per lo Studio e la Terapia dell’ Emofilia, USL Pisa. Link:


Nuovi orientamenti nell’applicazione di tecniche auto regolative allo Sport”,
in La psicologia dell’atleta (Studi e ricerche sulle differenze individuali), a cura di M. Guicciardi e A. Salvini, Ed. Giuffré, Milano, 1988, ISBN 8814015368. Link:

Ipnosi e approccio multimodale nelle gare di lunga durata”
Rivista Italiana di Ipnosi, (Organo Ufficiale A.M.I.S.I.), Ott. 1989, n.3.

Il training mentale del fondista” in  Atletica Studi, (Centro Studi & Ricerche Fidal/Roma), Lug.- Ago. 1989

 Lo sport come esperienza d’autosviluppo, (Relazione tenuta alla conferenza Corpo, movimento, agonismo nella formazione della persona - Pisa 1989). Trascrizione della relazione in “Semaforo Verde”, (Organo Ufficiale “Croce Bianca”), 1990, n. 2.
Link:

 Sport, Violenza ed educazione”, Relazione tenuta alla Conferenza-Tavola Rotonda "Sport: momenti di educazione, non di violenza" tenuta al ‘Centro Culturale Manetti’ di Pisa nel 1988.
La registrazione si trova al seguente link:

 Il training mentale del fondista”, Relazione presentata al Convegno Nazionale di Psicologia dello Sport e dalle Attività Motorie, Firenze 1989. In Psicologia e Sport (a cura di F. Carbone e D. Luparelli), Ed. La casa Uscher, Firenze, 1991. La relazione è una sintesi del workshop da me tenuto all’Università di Firenze (Dipartimento di Psicologia) nell’ambito del Convegno.
Link:

“Dinamiche relazionali ed esperienza sportiva nelle trans-formazioni del femminile” (Dal Congresso Donna Salute e Sport, Palazzo dei Congressi, Pisa 22/24 Novembre 1990). Il Congresso fu organizzato da: Istituto di Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Pisa (allora diretto da Prof. Piero Fioretti),  CONI-Scuola dello Sport, Comune di Pisa, Università di Pisa. Link:

 Strategie autoregolative e Peak Performances” in Atletica studi (Centro Studi & Ricerche Fidal), Sett. - Ott. 1991. Relazione tenuta al Congresso Donna,salute e Sport,Pisa 1990.

Peak Performance ed Ipnosi” in Ipnosi Oggi (Atti del IX Congresso Nazionale di Ipnosi Clinica e Sperimentale-Monastier, TV, 1991), Ed. A.M.I.S.I.

Strategie autoregolative e peak performance” Movimento, Sett. Dic. 1993, Vol. 9, 3.
Link:

“Sospettare il Sospetto. Vita quotidiana, ‘cultura del sospetto’ e uno strano malore. Quello della soggettività infelice” , Il Manifesto, 30 Maggio 1980, p.4

“Laing, l’esperienza di un limite”,  Il Manifesto, 19 Ottobre 1979, p.3. Link:

UNA GIOVINEZZA RUBATA-MEMORIE DI GUERRA FREDDA
ISBN: 9788879971430, Books & Company editore, Sett. 2019 (Psicopolitica)

**Poems and other literary works/  Poesia e altri scritti di D.R.P. in:

“Nuovi Argomenti”, (Manifesto D.R.P.1969), Rivista bimestrale, N.47-48, Settembre-Dicembre 1975, Aldo Garzanti Editore s.p.a. – Milano.

“Guida Poetica Italiana” Anno I n. 2, Nov.Dic. 1979, Periodico in lingua poetica italiana, ideato da Simone Carella, Riccardo Tronca, Norma Novelli , Kane editore, Roma. Periodico in lingua poetica italiana, ideato da Simone Carella, Riccardo Tronca, Norma Novelli.

Poeti italiani al 2° Festival Internazionale dei Poeti (Antologia poetica), Studio Forma, Lodi 1980.
                
Dei trapassati intendimenti - Poesie per tre festival e tre concerti (Miscellanea poetica di Daniela Ripetti P.), Prefazione di Alberto Moravia, Vallerini Editore, Pisa 1983.

Del corpo e della scena nella poesia, di Nino Majellaro in  “Spirali”, N. 65, Luglio-Agosto 1984
Recensione alla raccolta di poesie  Dei trapassati intendimenti di Daniela Ripetti-Pacchini. 

Letteratura degli Anni Ottanta (Scrittori nelle scuole, 1983-84),a cura di Filippo Bettini, Mario Lunetta, Francesco Muzzioli, Edizioni Bastogi, Foggia 1985.

 “Altiplano” (Practica del Domingo), Issue 4; Issues 7-9, Mexico (Mexico : State). Dirección de Patrimonio Cultural, 1985.

“The Literary Review” (An International Journal of Contemporary Writing, Fall 1985, Volume 29, N.1, Fairleigh Dickinson University Press,
NJ 07 940 USA.

La poesia nel Lazio (Antologia poetica), a cura di Raffaele Pellecchia, Edizioni Forum/ Quinta Generazione, Forlì 1988. 

Daniela Ripetti Pacchini  Marcia della Prudenza 1981 (raccolta poetica) in:
 “Quinta Generazione” 4,Ottobre-Dicembre 1992, Edizioni Forum/Quinta Generazione, Forlì.

Il poeta postumo, Franco Cordelli, Ed. Lerici, 1978.

Il Carmelo prega il Rosario con Santa Teresa di Gesù Bambino-Dottore della Chiesa, Mimep-Docete - Edizioni OCD, Padri Carmelitani 1998. ISBN 88-86242-58-1. (Include Regina Sacratissimi Rosari di Daniela Ripetti Pacchini).
 
Il poeta postumo (Manie pettegolezzi rancori), Franco Cordelli , Nuova edizione a cura di Stefano Chiodi, (include immagini dalla performance “Rebis” di e con Daniela Ripetti), Casa Editrice Le Lettere, Firenze 2008.
Il Romanzo di Castelporziano, a cura di Simone Carella, Paola Febbraro, Simona Barberini, Stampa Alternativa, 2015.
Poesia, musica e gesto, di Daniela Ripetti in Il Messaggero, 14 Luglio 1979, p.3.

Since 2011 Daniela Ripetti Pacchini has published some of her video-poetry on her two YouTube channels:  “skindapsos” e “ilvelobarocco”.

 



3 commenti:

  1. Sono veramente felice di aver potuto leggere alcune interessanti pagine che mi hanno fatto parzialmente conoscere un po' meglio un'amica dell'adolescenza di cui avevo perduto le tracce.Complimenti Daniela! Antonio Rugani

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  2. Ed io sono felice del tuo interessamento...Grazie molte Antonio.

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  3. Gentile Dott.ssa Ripetti, solo per dirle che mi sono imbattuto casualmente nel suo blog e sono felice come un bambino per aver incontrato cosi tanta intelligenza, cultura, raffinatezza e sensibilità.

    Cordialmente
    Christian Caruso

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