giovedì 12 settembre 2019

UNA GIOVINEZZA RUBATA-MEMORIE DI GUERRA FREDDA, di Daniela Ripetti


 

Per chi utilizza solo librerie non virtuali è possibile trovarlo o ordinarlo anche nelle librerie Feltrinelli.
Dalla quarta di copertina:
“Attraverso ricordi, frammenti autobiografici e documentazione storica, l’autrice di questo libro apre delle fenditure e si addentra nel labirinto di specchi e nel caos illusionistico della cosiddetta “guerra fredda”. Una guerra prevalentemente psicologica (Psywar) e non ortodossa che può essere considerata un surrogato di una terza guerra mondiale dispiegata o la forma moderna e postmoderna del guerreggiare al tempo dell’equilibrio del terrore.
Di un tale ibrido guerreggiare, di cui l’Italia è stata un laboratorio, un “test case”, vengono qui descritte le tattiche e le strategie utilizzate per il controllo psicopolitico dei conflitti sociali, geopolitici, e di quella “gioventù irrequieta” che nei punti più alti del capitalismo – anche se non senza contraddizioni – ha osato dire “no” alle violenze e agli abusi di tale sistema.
La ‘giovinezza’ di cui si parla in questo scritto è non solo la giovinezza dell'autrice e quella della “gioventù irrequieta” degli anni Sessanta e Settanta, ma anche, ed è il tema portante, la giovinezza della democrazia dal dopoguerra in poi, una democrazia fragile e conculcata nella sua evoluzione. A cinquanta anni dalla strage di Piazza Fontana, un modo per non scordare gli “orridi eventi” e i paradossi del periodo ironicamente definito post-bellico.”
 
Daniela Ripetti-Pacchini è poetessa, scrittrice ed ha svolto attività di psicologa e psicoterapeuta focalizzando i suoi interessi sulle strategie dirette e indirette di ipnosi, gli stati di coscienza, la psicopolitica e la psicologia dello sport. In passato si è occupata anche di teatro ed ha collaborato a quotidiani e riviste italiane.
 

Eng. From the back cover:

Through memories, autobiographical fragments and historical documentation, the author of this book opens some cracks and enters the labyrinth of mirrors and the illusionistic chaos of the so-called "Cold War". The Cold War, a predominantly psychological and unconventional warfare, can be considered a substitute for a high-intensity third world war and a modern and postmodern form of war at the time of the balance of terror.

Of such a hybrid warfare, which Italy has been a "test case” of, are here described the tactics and strategies used for the psycho-political control of social, geopolitical conflicts, and of the "restless youth" of the Sixties and Seventieth that in the highest points of capitalism dared to say "no" to the violence and abuses of this system.

The youngness spoken of in this book is not only the youngness of the author and that of the "restless youth" of the Sixties and Seventies, but also, and it is the supporting theme, the youngness of ‘post-war’ democracy, a fragile democracy violated and trampled in its evolution.

Fifty years after the Piazza Fontana massacre, a way to not forget the "horrid events" and the paradoxes of a period ironically defined post-war period.

1 commento:

  1. Complimenti, ho letto il libro e l’ho trovato interessantissimo. Per quanto possa sembrare strano, pur essendo essenzialmente un saggio storico, risulta avvincente come un romanzo, e gli inserti poetici (stupendi) contribuiscono non poco a definire il carattere e la consapevolezza etica e politica già sviluppatissima nonostante la tua giovane età all’epoca dei fatti.

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